Giovanni Gerbi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1933 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||
«Diavolo rosso dimentica la strada
vieni qui con noi a bere un'aranciata
contro luce tutto il tempo se ne va»
Giovanni Gerbi (Asti, 4 giugno 1885 – Asti, 7 maggio 1954) è stato un ciclista su strada italiano, uno dei più popolari dell'epoca pionieristica del ciclismo.[2][3]
In carriera vinse un Giro di Lombardia, tre Roma-Napoli-Roma, tre Giri del Piemonte e una Milano-Torino. Ricordato anche per la forte personalità, fu soprannominato "Diavolo Rosso". La leggenda narra che il soprannome gli venne affibbiato quando, durante una "fuga" in gara, capitò nel bel mezzo di una processione. Il parroco, vedendo il ciclista sfrecciare vestito con la sua tradizionale maglia da corsa rossa, lo apostrofò in piemontese con la frase "Chi a l'é col lì? Ël Diav?" ("Chi è quello lì, il Diavolo?").[4][5][6]